In Italia c’è un enorme patrimonio da sostenere e salvaguardare. Anche tra i vigneti eroici e quelli storici si cela l’orgoglio italiano. Si può sicuramente dire che oltre ad aver insegnato al mondo a vestirsi con eleganza e a mangiare cibi buoni, l’Italia ha contribuito a bere bene con vini straordinariamente affascinanti ed eleganti nelle loro complessità e varietà.
Tutto diventa eroico quando bisogna lavorare il terreno in condizioni estreme per via della quota o del clima. Dove non passano i mezzi meccanici sono gli uomini a fare la differenza e l’enorme fatica impiegata è giustificata solo dall'ottima qualità del vino che se ne ricava.
Ci vuole una pendenza di oltre il 30% e un altitudine di almeno 550 m sul livello del mare per definire un vigneto eroico.
Ora c’è anche una legge di tutela e se vediamo l’articolo 7 comma 3 del Testo Unico del Vino, la vite e i territori viticoli diventano patrimonio culturale.
Da ora in avanti tutti i vignaioli interessati potranno presentare alle rispettive Regioni le domande per ottenere questo prezioso riconoscimento rendendo i loro vigneti storici o eroici.
Sono eroici quei vigneti che si trovano in zone a rischio idrogeologico, o che sono in aree dove le particolari condizioni impediscono la meccanizzazione, oppure si trovano particolar zone di grande pregio paesaggistico e ambientale, non dimentichiamo i vigneti situati nelle piccole isole.
E’ invece il fascino inconfondibile di una vigna vecchia a rendere storici, quei vigneti censiti prima del 1960. Vigneti dove i sistemi di coltivazione sono tradizionali e strettamente legati al proprio ambiente, fortemente inseriti nei sistemi sociali ed economici.
Questo patrimonio tipicamente italiano che vanta molte zone vitivinicole con queste caratteristiche oltre ad essere finalmente definito è ora anche individuabile attraverso il fondamentale requisito relativo alle caratteristiche di pendenza che devono essere superiori alla media con coltivazioni a terrazze oppure come spesso accade nelle piccole isole.
Sono altresì considerati storici i vigneti inseriti nei paesaggi iscritti nel Registro nazionale dei paesaggi rurali e di interesse storico, purché la viticultura costituisca la ragione dell’iscrizione e il vigneto costituisca la ragione principale che ne ha giustificato l’inserimento; quelli che afferiscono a territori che hanno ottenuto il riconoscimento di eccezionale valore universale dall'Unesco e il criterio di iscrizione nella lista sia dovuto esclusivamente o in modo complementare alla viticoltura; quelli che ricadono in aree tutelate dalle leggi regionali o individuate dai piani paesaggistici per la tutela di specifici territori vitivinicoli.
Il Belpaese ha da oggi una legge che individua e tutela questi fragili e delicati territori che solo grazie all'amore degli uomini vengono protetti e salvaguardati per poi essere consegnati alle future generazioni. La grande bellezza dell’Italia passa anche attraverso a queste aziende vinicole che sono in grado di offrire vini particolari in grado di soddisfare le sempre più specifiche esigenze internazionali.